Da Marco Pirolo, direttore generale del Caaf CGIL di Bolzano un’importante segnalazione:
Ai lavoratori dipendenti con redditi tra i 15.000 e i 28.000 euro conviene verificare se sia stato applicato correttamente il trattamento integrativo da parte del datore di lavoro.
Nell’anno 2022, infatti, sono cambiate le norme che disciplinano il riconoscimento del così detto ex bonus “Renzi” e bonus “Irpef” di 100 euro mensili che veniva erogato direttamente in busta paga e solo con la dichiarazione dei redditi si potrà verificare la correttezza del bonus.
Il trattamento integrativo per i contribuenti della fascia di reddito di cui sopra è riconosciuto in presenza di 2 requisiti:
– l’imposta lorda sui redditi superiore alle detrazioni spettanti per lavoro dipendente;
– l’mposta lorda inferiore alla somma di alcune detrazioni (ristrutturazioni, interessi sul mutuo, spese sanitarie rateizzate, detrazioni da lavoro dipendente e carichi di famiglia)
Spesso il datore di lavoro non è a conoscenza di tutte le informazioni per il calcolo del trattamento integrativo e i lavoratori che si trovano in queste condizioni sarebbe bene che provvedessero a presentare il Modello 730/2023 per verificare se hanno diritto a un recupero di imposta (con eventuale rimborso previsto direttamente in busta paga a partire dal mese di luglio).
Si ricorda inoltre che le lavoratrici titolari di un contratto colf, badanti o baby sitter – cioè con datore di lavoro persona fisica – non percepiscono il bonus in busta paga ma possono solo recuperarlo con la presentazione del Modello 730/2023.
Nelle sedi Caaf CGIL in tutto il Nordest i nostri operatori assicurano il calcolo corretto, soluzioni e consigli qualificati per garantire ogni bonus e possibilità di detrazione.