Marco Pirolo Presidente della Consulta CAAF Alto Adige “ ci aspettavamo un numero maggiori di richieste in virtù delle migliaia di lavoratori che hanno percepito l’indennità di cassa integrazione direttamente dall’INPS nell’anno 2020”
Oltre 120 mila altoatesini si sono rivolti ai Caaf per la dichiarazione dei redditi, Modello 730, mentre si stima essere 12 mila gli utenti che hanno presentato la dichiarazione online.
In Alto Adige, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, sono in aumento gli utenti che preferiscono essere assistiti dai Caaf, piuttosto che utilizzare il 730 online. Sono circa 30.000 le persone che devono ancora presentare la dichiarazione dei redditi di quest’anno presso i CAAF, se pur vero che la scadenza di presentazione del Modello 730 è il 30 settembre 2020, ma bisogna tener presente che i rimborsi/debiti seguono le scadenze di invio all’Amministrazione finanziaria pertanto più tardi si presenta più tardi i contribuenti avranno la liquidazione del credito/debito.
I Caaf dell’Alto Adige sono per il cittadino, il front-office dell’amministrazione finanziaria che anche nel periodo di chiusura “zona rossa” di fatto non ha mai sospeso l’attività e ha risposto alle continue richieste dei cittadini. Dalle prime stime il risultato di quest’anno vede i Caaf dell’Alto Adige crescere nel numero di soggetti che si sono rivolti per l’assistenza nella compilazione del Modello 730. Infatti, a sette anni dall’entrata in vigore della precompilata, il 90% degli altoatesini premia il lavoro dei Caaf. “Il cittadino – commenta il presidente della Consulta Caaf della Provincia di Bolzano, Marco Pirolo – vuole la massima correttezza sia per se stesso, che per lo Stato, e, quindi, preferisce farsi assistere per la predisposizione e l’invio della dichiarazione”.
L’amministratore delegato del Kvw Service srl, società componente e fondatrice della Consulta Caaf dell’Alto Adige, ChristianBosin, sottolinea a sua volta il “livello di affidabilità dei Caaf e della competenza acquisita, dimostrata dal numero di cittadini che preferisce il Caaf a un costo calmierato, piuttosto che assumersi la responsabilità di predisporre la dichiarazione in modo autonomo”.
Marco Pirolo Presidente della Consulta CAAF Provincia Autonoma di Bolzano commenta “ anche se in crescita alla stessa data dell’anno precedente ci aspettavamo un numero maggiore di richieste di assistenza dovute alle migliaia di lavoratori che hanno percepito la cassa integrazione direttamente dall’INPS; l’appello del Presidente ai lavoratori che nell’anno 2020 sono stati in cassa integrazione è quello di verificare la propria posizione fiscale per evitare che nel mese di ottobre gli venga recapitata dall’Agenzia delle Entrate la lettere di compliance che come spiega Pirolo sono delle comunicazioni “bonarie” con le quali l’Amministrazione Finanziaria comunica al contribuente le irregolarità. Nella comunicazione il contribuente non in regola viene invitato a regolarizzare la propria posizione, altrimenti riceverà un avviso di accertamento.