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Bonus 200 euro: facciamo chiarezza

16 Giu 22

Con il decreto Aiuti il Governo ha previsto un bonus di 200 euro una tantum per lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, colf, stagionali, co.co.co. e liberi professionisti con un reddito al di sotto dei 35.000 euro o in possesso di specifici requisiti.

La platea dei destinatari, nel dettaglio:

Lavoratori dipendenti: ne hanno diritto tutti coloro che nel primo quadrimestre del 2022 hanno percepito per almeno una mensilità una retribuzione inferiore a 2.692 euro lordi (parametrata su base mensile per 13 mensilità).

Per i dipendenti privati, tuttavia, non si tratta di un’erogazione automatica: serve prima una autocertifcazione con la quale il lavoratore dichiari di non essere titolare di un trattamento pensionistico o del reddito di cittadinanza. Condizioni che danno diritto al bonus. Il quale, però, può essere riconosciuto una sola volta.

Un limite che ricorre anche nel caso in cui si sia titolari di più rapporti di lavoro: in questa circostanza il lavoratore potrà chiedere il pagamento dell’indennità dichiarando di non avere fatto un’analoga richiesta ad altri datori di lavoro.

Diversa la situazione per i dipendenti pubblici che avranno diritto al bonus una tantum da 200 euro, previsto dal dl Aiuti. A questi, infatti, non servirà compilare alcuna auto-dichiarazione sul diritto di ricevere il bonus, come invece previsto per gli altri lavoratori dipendenti.

Pensionati, disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza, percettori di disoccupazione agricola (anno 2021): per loro sarà direttamente l’INPS ad effettuare le verifiche del possesso del requisito reddituale individuale (35 mila euro annui) e a provvedere all’eventuale pagamento diretto;


 

Le altre categorie che hanno diritto al bonus lo riceveranno solo dopo aver inoltrato domanda all’Inps.

ATTENZIONE: Fanno eccezione tutti coloro che hanno ricevuto nel 2021 i bonus Covid da 2.400 euro o 1.600 euro. Pur rientrando nelle categorie sotto elencate riceveranno i 200 euro direttamente in automatico da Inps.

Lavoratori domestici che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto (18 maggio 2022);

Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa i cui contratti sono attivi alla data di entrata in vigore del decreto e iscritti alla Gestione separata che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per l’anno 2021;

Lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate e un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per l’anno 2021;

Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati e un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per l’anno 2021;

Lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali. Per tali contratti deve risultare per il 2021 l’accredito di almeno un contributo mensile, e i lavoratori devono essere già iscritti, alla data di entrata in vigore del decreto, alla Gestione separata;

Incaricati alle vendite a domicilio con reddito nell’anno 2021 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla data di entrata in vigore del decreto alla Gestione separata.

Tra i destinatari anche autonomi e professionisti ma per queste per queste categorie servirà un decreto attuativo.

Per fare domanda all’Inps puoi rivolgerti al patronato Inca Cgil che ti supporterà nell’invio della pratica

N.B tutti i lavoratori, anche domestici, i pensionati, i percettori di ammortizzatori e prestazioni sociali che non riescano ad ottenere il Bonus nel mese di luglio, possono presentare domanda attraverso il Sistema Servizi della CGIL ed ottenerla con pagamento diretto da parte dell’Inps.