In base al Contratto Nazionale di Lavoro che regola i rapporti dei lavori domestici, quindi riguardante Colf e Badanti, è in programma un adeguamento annuale dei livelli minimi delle retribuzioni in base all’inflazione, rilevata dall’Istat al 30 novembre di ogni anno.
Lo prevede l’articolo 38 del CCNL che delega una Commissione nazionale formata dalle parti datoriali e sindacali, convocata annualmente dal ministero del Lavoro, ad aggiornare le retribuzioni.
Ricordiamo però che in assenza delle parti o di mancanza di un accordo, l’adeguamento avviene automaticamente nella misura dell’80% dell’inflazione per le retribuzioni minime, e nella misura del 100% dell’inflazione per i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio dei lavoratori.
La prima riunione tra le parti convocata al Ministero del Lavoro non ha portato ad un accordo e pertanto le parti sono state riconvocate per il 3 gennaio 2023.
Nel caso anche in quella data non si dovesse addivenire ad un accordo, in attesa dello stesso, si dovrà procedere all’adeguamento delle retribuzioni nella misura dell’80% che, considerando l’inflazione rilevata dall’ISTAT all’11,8 %, significherebbe un aumento del 9,44 % sui minimi tabellari in Alto Adige per circa 5500 lavoratrici.
Il Caaf della Cgil-Agb e la FILCAMS-LHFB, la categoria della Cgil-Agb che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori domestici, saranno a disposizione per i necessari chiarimenti non appena si avranno notizie ufficiali sull’andamento dell’incontro del 3 gennaio.