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Detrazioni fiscali 2020: come pagare per beneficiare dei rimborsi Irpef?

22 Gen 20

A partire dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 (poi slittato al 1° aprile), le detrazioni fiscali Irpef del 19% saranno riconosciute a condizione che il pagamento venga effettuato mediante versamento bancario o postale, o con altri mezzi tracciabili, come bancomat, carte o bonifici.

Ma quali sono esattamente le spese interessate dall’obbligo di tracciabilità? Per capirlo bisogna prendere come riferimento l’elenco degli oneri detraibili in dichiarazione dei redditi previsti dall’articolo 15 del TUIR.

Elenco spese detraibili solo con pagamenti tracciabili

  • Spese sanitarie presso strutture private
  • Spese sanitarie presso strutture private per familiari non a carico affetti da patologie esenti
  • Spese sanitarie presso strutture private per persone con disabilità
  • Spese veicoli per persone con disabilità
  • Spese per l’acquisto di cani guida
  • Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale
  • Contributi associativi alle società di mutuo soccorso
  • Erogazioni liberali a favore della società di cultura Biennale di Venezia
  • Spese relative a beni soggetti a regime vincolistico
  • Erogazioni liberali per attività culturali ed artistiche
  • Erogazioni liberali a favore di enti operanti nello spettacolo
  • Erogazioni liberali a favore di fondazioni operanti nel settore musicale
  • Spese veterinarie
  • Spese sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi
  • Interessi per mutui contratti nel 1997 per recupero edilizio
  • Erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado
  • Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale
  • Spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico
  • Interessi per prestiti o mutui agrari
  • Spese per asili nido
  • Spese per istruzione diverse da quelle universitarie
  • Erogazioni liberali al fondo per l’ammortamento di titoli di Stato
  • Spese per istruzione universitaria
  • Premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
  • Spese funebri
  • Premi per assicurazioni per tutela delle persone con disabilità grave
  • Spese per addetti all’assistenza personale
  • Premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza
  • Spese per attività sportive per ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive)
  • Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale
  • Spese per intermediazione immobiliare
  • Premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi
  • Spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
  • Spese per minori o maggiorenni con DSA
  • Erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche o eventi straordinari
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L’obbligo di tracciabilità delle spese per le detrazioni fiscali non si applica a quelle relative all’acquisto di farmaci, dispositivi medici e prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale.

Per esami di laboratorio, visite specialistiche o generiche, così come per altre tipologie di spese mediche (come interventi chirurgici, TAC o altre tipologie di esami diagnostici) sarà possibile continuare ad usare il contante presso medici e strutture pubbliche, o presso quelle accreditate.
Bisognerà quindi verificare caso per caso la tipologia di struttura presso la quale ci si rivolge per effettuare esami e visite. Soprattutto se si ricorre a medici privati, sarà cura di questi dover dimostrare di essere accreditati con il SSN.
La gestione dei pagamenti delle spese sanitarie ai fini delle detrazioni fiscali si complica dal 2020, soprattutto considerando le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani, ma non solo.
Si pensi, ad esempio, alle visite mediche per la patente sostenute dai neo maggiorenni. Non è detto che questi siano dotati di carta o bancomat, così come di un conto online dal quale poter effettuare un bonifico al medico – qualora sia privato e non accreditato con il SSN.
Non è neppure detto che tutti i medici siano dotati di POS, anche considerando che ad oggi, pur essendovi l’obbligo, non sono ancora previste sanzioni.
Quale sarà la conseguenza in questo caso? Il contribuente che pagherà in contanti spese per le quali vige l’obbligo di tracciabilità non potrà detrarle in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per chi invece adempierà in modo corretto, sarà fondamentale conservare il documento di spesa che attesti il pagamento mediante carta, bancomat o altri metodi di pagamento tracciabili.

Detrazioni fiscali 2020 salve per l’affitto pagato in contanti

L’obbligo di tracciabilità dei pagamenti non si applica alle spese sostenute per il pagamento dell’affitto di immobili adibiti ad abitazione principale. Sarà quindi possibile continuare a pagare il canone mensile in contanti e senza perdere il diritto al rimborso fiscale.
La Legge di Bilancio 2020 prevede l’obbligo di utilizzo di carte o bancomat soltanto per le spese di cui all’articolo 15 del TUIR, mentre la detrazione dell’affitto è disciplinata dall’articolo 16.
Non si tratta inoltre di una spesa detraibile al 19%, ma di un rimborso d’imposta “secco”, di importo variabile in base al reddito e alla propria condizione soggettiva.
La detrazione dell’affitto per l’abitazione principale spetta in misura forfettaria secondo i seguenti importi e limiti di reddito:
– euro 300 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71;
– euro 150 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) è superiore a euro 15.493,71 ma non a euro 30.987,41.
Per contratti di locazione stipulati in regime convenzionale a cedolare secca la detrazione fiscale è pari a:
– euro 495,80 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71;
– euro 247,90 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.
I lavoratori dipendenti che hanno trasferito la proprio residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi hanno diritto ad una detrazione pari a:
– euro 991,60 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71;
– euro 495,80 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.
La possibilità di pagare in contanti è invece esclusa ai fini della detrazione dell’affitto per studenti universitari: in tal caso sarà obbligatorio l’uso di carte, bancomat, bonifici o altri mezzi tracciabili.

Tutti i metodi di pagamento tracciabili che è possibile usare

Per accedere alle detrazioni fiscali in merito alle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 si potrà pagare mediante:

  • bancomat;
  • carte di credito o carte prepagate;
  • bonifico bancario o postale;
  • bonifico online tramite computer o cellulare;
  • assegno bancario.
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Sono questi i metodi di pagamento idonei previsti ad oggi, strumenti con i quali tutti i contribuenti saranno chiamati a familiarizzare per non perdere il diritto ai bonus Irpef in dichiarazione dei redditi.