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Ancora pochi mesi per gli under 36 per poter beneficiare del Bonus casa

31 Ott 21

Ultimi chiarimenti sulle modalità di presentazione delle richieste di agevolazione per l’acquisto di un alloggio, che dovrà avvenire entro il 30 giugno del 2022

Prima di tutto va ricordato quali sono i benefici del Bonus prima casa, comprese le pertinenze, novità questa delle ultime settimane, per gli under 36: l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale e, se acquisto soggetto a Iva, la concessione di un credito d’imposta, pari a quanto pagato, da utilizzare in detrazione delle imposte da pagare in occasione delle successive dichiarazioni dei redditi, o a imposte dovute su atti o denunce o usato in compensazione con il modello F24.

Anche nel caso di finanziamenti collegati all’acquisto, alla costruzione o alla ristrutturazione dell’immobile, non sono dovute le imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e le tasse sulle concessioni governative. Altra novità dell’ultima ora, è che il bonus è concesso anche in presenza di un acquisto effettuato tramite un’asta immobiliare.
Va chiarito anche , per l’ennesima volta, che il bonus viene concesso solo in presenza del contratto di acquisto, rogito, e non solo di un contratto preliminare.

Venendo ai chiarimenti sui requisiti necessari per poter presentare la domanda, va subito detto che chi aspira al bonus prima casa under 36 deve prima di tutto fare l’ISEE, tenendo conto della situazione reale del nucleo familiare; una modifica avvenuta del nucleo familiare, può consentire di ottenere le condizioni di accesso oggi mancanti.

Il Caaf della Cgil-Agb ricorda che possono beneficiare del bonus, introdotto dal Decreto Sostegni bis (articolo 64, commi da 6 a 10, del Dl 73/2021), i giovani con meno di 36 anni che abbiano un ISEE non superiore a 40mila euro e che acquisteranno la loro prima casa entro il 30 giugno 2022, salvo proroghe che potrebbero essere decise in occasione della manovra economico finanziaria di fine anno.

Sui requisiti soggettivi la circolare è molto chiara: non hanno diritto al beneficio i soggetti che compiono i 36 anni nell’anno del rogito e tutti i soggetti che al momento del rogito hanno un ISEE superiore a 40mila euro. Ma mentre sull’età, l’unica possibilità è andare a rogito entro il 31 dicembre 2021, se si è nati nel 1986 ( per tutti quelli nati dopo il 1986 il beneficio spetta comunque), sull’indicatore ISEE, qualcosa si può fare, muovendosi per tempo.

Marco Pirolo, Direttore del Caaf della Cgil-Agb, chiarisce che l’ ISEE si calcola non per singola persona, ma per nucleo familiare, costituito da tutti i componenti della famiglia anagrafica presenti al momento della richiesta: persone che coabitano e hanno la stessa residenza, legate da vincolo di matrimonio, di parentela, di affinità, di tutela, di adozione o affettivo, con l’eccezione che vengono calcolati i soggetti fiscalmente a carico anche se non conviventi. Verranno conteggiati i redditi e i patrimoni immobiliari e mobiliari relativi al secondo anno precedente l’elaborazione ( per es: ISEE 2022 calcolato su redditi e giacenze medie del 2020 e saldi patrimoniali al 31 dicembre 2020 ) di ogni componente il nucleo familiare.

Una studentessa senza reddito, spiega Marco Pirolo, sarà necessariamente nel nucleo familiare dei genitori e, pur non avendo reddito proprio, potrebbe non accedere al beneficio se la famiglia ha un indicatore elevato, a prescindere dalla sua residenza anagrafica. La medesima studentessa, che non sia a carico dei genitori (quindi che abbia un reddito superiore a 4mila euro se ha un’età fino a 24 anni, o a 2.840,51 euro se ha più di 24 anni) avrà più probabilità di poter beneficiare dell’agevolazione se risulta residente fuori dal nucleo familiare.

Altro esempio, due ragazzi che, per condividere le spese, coabitano con altre persone con cui non hanno legami, possono chiedere la residenza nell’abitazione in cui vivono, facendo nucleo a sé a fini ISEE, separati quindi dagli altri conviventi che non hanno con loro alcun legame.

Vi sono molti casi di coppie già conviventi, ma che mantengono la residenza presso le famiglie di origine. Potrebbe allora essere utile, laddove possibile, variare la residenza e formare un nucleo familiare nuovo prima di richiedere l’ISEE per accedere al bonus. In moltissimi casi, infatti, l’ISEE delle famiglie di provenienza è più alto di quello di una giovane coppia.

Come sempre il CAAF della CGIL-AGB è a disposizione nelle proprie sedi, su appuntamento da fissare telefonicamente o direttamente nelle sedi in tutta la provincia, per elaborare l’ISEE e per fornire eventuali ulteriori chiarimenti che tengano conto della reale situazione degli interessati.

Visti i tempi ristretti è bene affrettarsi.